Abstract
Titolo
La prostaglandina E2 promuove sopravvivenza di monociti e macrofagi esposti al perossinitrito
 
Autori
L. Cerioni, I. Tommasini, L. Palomba e O. Cantoni
Istituto di Farmacologia e Farmacognosia, Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", via Santa Chiara 27, 61029 Urbino (PU).
 
Abstract
Studi effettuati presso il nostro laboratorio hanno dimostrato l’esistenza di una strategia utilizzata da cellule appartenenti al lineaggio monocitico/macrofagico per sopravvivere al perossinitrito, specie reattiva estesamente prodotta da queste cellule in risposta a stimoli pro-infiammatori. È stato dimostrato che concentrazioni non-tossiche di perossinitrito inducono effetti mitocondriali potenzialmente in grado di evocare transizione della permeabilità della membrana mitocondriale interna (MPT) e successivamente una rapida morte necrotica. Tali eventi vengono tuttavia prevenuti dal parallelo innesco di un meccanismo citoprotettivo mediato dall’attivazione della fosfolipasi A2 di tipo citosolico con conseguente liberazione di acido arachidonico (ARA). Quest’ultimo è metabolizzato dalla 5-lipossigenasi ad acido 5-idrossieicosatetraenoico, responsabile della traslocazione mitocondriale della proteina chinasi Calfa(PKCalfa). In queste condizioni, PKCalfa promuove la traslocazione di Bad dal mitocondrio al citosol, prevenendo così l’eterodimerizzazione dello stesso con Bcl-2. Pertanto, questa cascata di eventi crea condizioni ottimali per l’attività anti-MPT di Bcl-2 e impedisce che il danno mitocondriale mediato dal perossinitrito sia seguito da necrosi MPT-dipendente.
I risultati di questo studio dimostrano l’esistenza di un’ulteriore via di sopravvivenza, attivata da ARA, che porta alla fosforilazione di Bad attraveso l’attivazione di protein chinasi A. In particolare, questa via di signalling è innescata dalle prostaglandine, quali la PGE2, ed è mediata dall’attivazione di recettori EP2.
In conclusione, i risultati ottenuti indicano che monociti e macrofagi possono sopravvivere a specie tossiche da essi stessi prodotte durante la risposta infiammatoria, quali il perossinitrito, in presenza di altri prodotti largamente disponibili nei siti infiammatori, quali appunto ARA ed i metabolisti delle lipossigenasi e cicloossigenasi.