Abstract
Titolo
Dinoflagellati bentonici nel golfo di Trieste
 
Autori
Honsell Giorgio°, Battocchi Cecilia^, Dell'Aversano Carmen*, Penna Antonella^, Tartaglione Luciana*, Tubaro Aurelia§ ° Dipartimento di Biologia e Protezione delle Piante, Università di Udine, Via delle Scienze 91/93, Udine ^Dipartimento di Scienze Biomolecolari, Università di Urbino "Carlo Bo", V.le Trieste 296, Pesaro * Dipartimento di Chimica delle Sostanze Naturali, Università Federico II di Napoli, Via D. Montesano, 49, Napoli § DMRN, Università di Trieste, Via A. Valerio 6, Trieste
 
Abstract
I dinoflagellati bentonici produttori di tossine costituiscono un problema per la salute umana non soltanto nelle acque intratropicali dove sono responsabili dell’intossicazione ciguaterica, ma, da un limitato numero di anni, anche in zone temperate come il Mediterraneo, a causa degli effetti tossici sull’uomo di aerosol prodotti in seguito a blooms di Ostreopsis ovata. Recenti studi hanno dimostrato che diverse specie bentoniche tossiche presentano un’ampia distribuzione nelle acque del mare Mediterraneo. Vengono qui presentati dati relativi alla presenza di specie bentoniche potenzialmente tossiche nel golfo di Trieste che rappresenta l‘area più settentrionale del bacino. Campionamenti di fitoplancton mediante retino con pescate verticali e orizzontali, di fanerogame marine e di macroalghe sono stati effettuati nell’estate e nell’autunno del 2008. I campioni di fanerogame marine e macroalghe sono stati sottoposti ad agitazione per distaccare le microalghe epifite, tra cui i dinoflagellati bentonici. Le microalghe raccolte sono state osservate al microscopio ottico, al microscopio ad epifluorescenza dopo colorazione con calcofluor ed al microscopio elettronico a scansione per l’identificazione tassonomica e la descrizione morfologica delle specie. Nei campioni di fitoplancton è stata individuata la presenza di Ostreopsis sp. a basse concentrazioni, mentre nei campioni di fanerogame e macroalghe, oltre a Ostreopsis, erano presenti Coolia sp., Prorocentrum mexicanum, Prorocentrum lima e Amphidinium sp. Gli stessi campioni sono stati analizzati con la tecnica molecolare di PCR per l’identificazione specie specifica di Ostreopsis ovata utilizzando primers specie specifici disegnati sulle regioni ribosomiali 5.8 S rDNA-ITS. Campioni di acqua marina raccolti contemporaneamente ai campioni di fitoplancton sono stati analizzati all’LC-MS per l’individuazione delle tossine presenti. L’analisi è stata condotta in modalità Multiple Reaction Monitoring (MRM) a ioni positivi per Palitossina e Ovatossina–A. In nessuno dei campioni è stata rilevata la presenza di Palitossina e/o Ovatossina-A.