Abstract
Titolo
VALIDITA’ DI NUOVI INDICATORI DI DOSE INTERNA NEL MONITORAGGIO BIOLOGICO DELL’ESPOSIZIONE PROFESSIONALE A CONCENTRAZIONI MOLTO BASSE DI BENZENE E TOLUENE
 
Autori
Lovreglio P.1, Barbieri A.2, Carrieri M.3, Fracasso M.E.4, Doria D4., Drago I.1, Basso A.1, Bartolucci G.B.3, Violante F.2, Soleo L.1. 1 Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica, Sezione di Medicina del Lavoro "E.C. Vigliani", Università di Bari. 2 Unità Operativa Sicurezza, Igiene e Medicina del Lavoro, Università di Bologna 3 Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica, Università di Padova 4 Dipartimento di Medicina e salute Pubblica, Sezione di Farmacologia, Università di Verona
 
Abstract
INTRODUZIONE. Il monitoraggio biologico dell’esposizione professionale a benzene e toluene si avvale di indicatori urinari di dose interna (per il benzene fenolo, acido t,t-muconico, acido S-fenilmercapturico – SPMA; per il toluene acido ippurico) non sempre validi per valutare l’esposizione ai livelli molto bassi dei due tossici che si osservano attualmente negli ambienti di lavoro e che tendono sempre più ad avvicinarsi a quelli rilevati negli ambienti di vita. L’obiettivo del nostro studio, pertanto, è stato quello di valutare il significato di nuovi biomarcatori di dose interna, quali il benzene urinario per l’esposizione a benzene, e l’acido S-benzilmercapturico (SBMA) e il toluene urinario per l’esposizione a toluene, al fine di un loro possibile utilizzo nel monitoraggio biologico dell’esposizione professionale a basse concentrazioni dei due tossici. MATERIALI E METODI. Per 41 lavoratori occupazionalmente esposti a benzene e toluene, di cui 18 autisti addetti al trasporto e al carico e scarico di carburanti e 23 addetti al rifornimento di carburanti presso le stazioni di servizio, e 31 soggetti non professionalmente esposti ai due tossici è stata misurata l’esposizione ambientale a benzene e toluene mediante campionatori personali passivi Radiello® indossati per l’intero turno di lavoro. I lavoratori esposti ed i soggetti non esposti hanno raccolto un campione estemporaneo di urine a fine giornata lavorativa per la misurazione degli indicatori biologici di esposizione a benzene e toluene; sullo stesso campione di urine è stata determinata la creatinina per la correzione dell’acido t,t-muconico e degli acidi mercapturici. RISULTATI. L’esposizione occupazionale a benzene e a toluene durante il turno di lavoro è risultata più elevata negli autisti rispetto agli addetti al rifornimento e in questi più elevata rispetto ai non esposti (p<0.001). Acido t,t-muconico, SPMA, benzene urinario, SBMA e toluene urinario hanno mostrato concentrazioni urinarie significativamente più alte negli autisti rispetto sia agli addetti al rifornimento che ai non esposti; solo per il toluene urinario è stata osservata una differenza significativa tra addetti al rifornimento e non esposti (p=0.035). Fenolo e acido ippurico, invece, non hanno mostrato alcuna differenza significativa tra i tre gruppi. Su tutti i soggetti considerati come unico gruppo, i livelli di benzene e toluene ambientale hanno mostrato di correlare significativamente sia tra loro (rho=0.98; p<0.001), sia rispettivamente il benzene ambientale con acido t,t-muconico (rho=0.41; p<0.001), SPMA (rho=0.57; p<0.001) e benzene urinario (rho=0.47; p<0.001) e il toluene ambientale con SBMA (rho=0.36; p=0.013) e toluene urinario (rho=0.61; p<0.001). Dopo aver suddiviso tutti i soggetti considerati in fumatori e non fumatori, le correlazioni anzidette sono state tutte confermate nei due gruppi con coefficienti rho più alti nei non fumatori rispetto ai fumatori e con l’eccezione della correlazione tra benzene ambientale e benzene urinario nei fumatori e tra toluene ambientale ed SBMA nei non fumatori che non sono risultate significative. Allo scopo di meglio studiare l’influenza del fumo di sigaretta sull’eliminazione urinaria di biomarcatori di esposizione a benzene e toluene sono stati applicati modelli di regressione multipla che hanno evidenziato una relazione di dipendenza delle concentrazioni rispettivamente di acido t,t-muconico (R2=0.19), SPMA (R2=0.47) e benzene urinario (R2=0.46) dalle variabili indipendenti benzene ambientale e numero di sigarette fumate giornalmente, e del toluene urinario (R2=0.38) dalle variabili indipendenti toluene ambientale e numero di sigarette fumate giornalmente; l’SPMA è risultato dipendere anche dal BMI. L’SBMA, invece, ha mostrato una relazione di dipendenza solo con il toluene ambientale (R2=0.22). CONCLUSIONI. La ricerca ha confermato la validità dell’uso dell’acido t,t-muconico e dell’SPMA nel monitoraggio biologico dell’esposizione a basse dosi di benzene. Il benzene urinario sembra mostrare una validità complessivamente sovrapponibile a quella dell’SPMA, sebbene la forte influenza che il fumo di sigaretta determina sui suoi livelli appaia un fattore di cui tenere conto nell’interpretazione dei risultati del monitoraggio biologico. Il toluene urinario ha mostrato di essere un buon indicatore biologico per esposizione a concentrazioni molto basse di toluene e di presentare una maggiore predittività sia rispetto all’acido ippurico che all’SBMA. Riteniamo che benzene urinario, toluene urinario ed SBMA richiedano ulteriori studi anche mirati alle interferenze nel metabolismo tra i due tossici prima della loro applicazione nel monitoraggio biologico dell’esposizione professionale a basse dosi di benzene e toluene. Studio eseguito con il COFIN-PRIN 2004 MUR n.2004062283.