Abstract
Titolo
Distonie muscolari e infarto del miocardio secondari all’uso di sertralina
 
Autori
G Eleftheriou1, R Butera1,2, L Faraoni1, G Bacis1, L Manzo2 1Centro Antiveleni di Bergamo, Ospedali Riuniti, Bergamo; 2Centro Antiveleni di Pavia, IRCCS Fondazione Maugeri e Università degli Studi di Pavia.
 
Abstract
Introduzione. La sertralina è uno dei farmaci antidepressivi più comunemente usati. Le distonie muscolari indotte dalla sertalina sono un effetto collaterale ben noto, mentre il vasospasmo coronarico è stato descritto solo in un case report [1]. Riportiamo il caso di una paziente che ha presentato un quadro di distonie da sertralina, complicato dall’insorgenza di infarto miocardico acuto (IMA). Case report. Una paziente di 83 anni, con anamnesi negativa per malattie cardiovascolari e in trattamento cronico con benzodiazepine (lorazepam 2.5 mg/die, oxazepam 30 mg/die, triazolam 0.125 mg/die) inizia terapia con sertralina 25 mg/die per sindrome depressiva-ansiosa. Dopo la terza dose di sertalina, la paziente sviluppa distonie mandibolari e rigidità muscolare, che peggiorano nel corso dei successivi nove giorni, con estensione della rigidità muscolare agli arti. Nonostante il quadro clinico, lo psichiatra aumenta la posologia di sertralina a 50 mg/die. In dodicesima giornata dall’inizio della terapia, la paziente presenta crisi oculogire e sopore. In 13a giornata viene condotta in Pronto Soccorso, dove esegue TC cerebrale (risultata negativa per emorragia intracranica o ischemia) e EEG (normale per l’età della paziente). L’ECG evidenzia alterazione del tratto ST; agli esami di laboratorio si osserva aumento dei livelli di troponina (9.27 ng/ml, valori normali fino 0.07 ng/ml); l’ecocardiogramma mostra riduzione della frazione d’eiezione del 40%. La diagnosi di sindrome serotoninergica, inizialmente sospettata per lo stato neurologico della paziente e in considerazione della terapia assunta, viene esclusa dal riscontro di livelli normali di CK e dall’assenza di rialzo termico. Viene quindi posta diagnosi di reazione avversa da farmaco con effetti extrapiramidali e viene sospesa la terapia con sertralina. Ricoverata in Unità Coronaria, la paziente è sottoposta immediatamente a trattamento trombolitico. L’infusione di diazepam 10 mg non migliora i sintomi neuromuscolari, che si risolvono spontaneamente dopo 2 giorni dalla sospensione del farmaco. A 48 ore dall’ultima somministrazione, i livelli plasmatici di sertralina risultano essere 50 ng/ml (range terapeutico 50-200 ng/ml). La paziente decede 8 giorni dopo il ricovero per shock settico. Discussione. L’infarto acuto del miocardio non è mai stato riportato in seguito alla terapia con sertalina. Proprio gli SSRI sono farmaci di scelta nel trattamento della depressione in pazienti affetti da IMA: questa classe di composti può infatti attenuare l’attivazione piastrinica (responsabile dell’aumentato rischio di IMA) tramite la deplezione della serotonina nelle piastrine [2]. E’ stato tuttavia ipotizzato che nei pazienti con coronarie aterosclerotiche l’effetto della sertraline potrebbe essere la vasocostrizione dovuta a disfunzione dell’endotelio [1]: nel caso osservato, l’infarto miocardico acuto potrebbe quindi essere la conseguenza di un vasospasmo coronarico prolungato. Bibliografia. [1] Sunderji R, Press N, Amin H, Gin K. Unstable angina associated with sertraline. Can J Cardiol 1997; 13: 849-851. [2] Schlienger RG, Meier CR. Effect of selective serotonin reuptake inhibitors on platelet activation: can they prevent acute myocardial infarction? Am J Cardiovasc Drugs 2003; 3: 149-162.