Abstract
Titolo

PIANTE ORNAMENTALI CAUSA DI GRAVE TOSSICITÀ NEGLI ANIMALI. CYCAS REVOLUTA : UNA MINACCIA NON CONSIDERATA.

 
Autori

Davanzo F1, Sesana F1, Bissoli M1, Borghini R1, Ferruzzi M1, Moroni R1, Panzavolta G1, Travaglia A1, Assisi F1, Moro P1, Cassetti F1, Severgnini P1, Rebutti I1, Dimasi V1, Pirina A1, Della Puppa T1, Colombo ML2

1Centro Antiveleni, A.O.Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano;

2Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Facoltà di Farmacia, Università di Torino.

 
Abstract

Piante e fiori presenti sia in giardino che in casa possono essere causa di avvelenamento negli animali domestici, soprattutto nei cani. Infatti esistono non solo in natura, ma anche in casa o nelle sue immediate pertinenze, una grande varietà di piante tossiche come ad esempio, Laburnum sp., Dieffenbachia sp.e Philodendron sp. Dal momento che il cane ha connotati di fisiologia e di anatomia simili all’uomo, le piante tossiche per gli esseri umani devono essere considerate tossiche anche per i cani. Sago Palm, Cycas revoluta Thunb. e altre palme appartenenti alla famiglia Cycadaceae possono essere potenzialmente mortali per gli animali da compagnia. Queste piante ornamentali, molto diffuse, contengono composti tossici che possono causare vomito e diarrea, depressione del SNC, convulsioni e persino insufficienza epatica. Tutte le parti della pianta sono velenose, ma i semi o "noci" contengono la maggiore concentrazione di tossine: il B-metil-L-alanina (BMAA) e il glicoside cicasina. La porzione biologicamente attiva della cicasina è il suo aglicone, metilazoxi-metanolo (MAM). Il BMAA è un amminoacido non proteico capace di esercitare la sua azione tossica sui neuroni mediante una azione agonista sui recettori del glutammato, agisce simulando l'effetto del glutammato, che è naturalmente presente nel SNC. Anche solo l’ingestione di uno o due semi può produrre gravi problemi, per cui è importante prestare attenzione qualora ci sia una contatto tra questi vegetali e gli animali domestici. Dall’analisi della Casistica del Centro Antiveleni di Milano abbiamo rilevato la presenza di intossicazione verificatasi in due cani che avevano ingerito anche parte del gambo di Cycas giapponese, e semi di Cycas revoluta. I sintomi manifestati sono stati: numerosi episodi di vomito e diarrea a poche ore dall'ingestione; marcata depressione del SNC; grave congestione delle mucose; sete intensa con abbondante salivazione. Gli esami ematochimici hanno rilevato elevate concentrazioni sieriche di alanina transaminasi, una lieve linfocitopenia, trombocitopenia e una leucocitosi. Considerando la tossicità di Cycas revoluta, le parti da ritenere velenose sono la polpa dei semi, le foglie, e la farina ottenuta dalla macinazione del midollo della pianta. Le Cycadacee sono una fonte di cibo per gli abitanti dell’isola di Guam, della Penisola di Kii e della Nuova Guinea. Queste piante sono ben note per essere molto tossiche se non adeguatamente trattate prima del loro consumo alimentare, per eliminarne le tossine. In seguito all’ingestione infatti compaiono disturbi gastroenterici gravi con vomito, diarrea, disturbi idroelettrolitici, alterazione della funzionalità epatica che possono dare esiti mortali; hanno anche dimostrato effetti neurotossici. Per eliminare le tossine, diversi sono i metodi di trasformazione utilizzati nelle varie regioni d’origine dove la pianta viene utilizzata a scopo alimentare. Possiamo concludere che la disponibilità di un numerose varietà di piante intorno e dentro alle abitazioni, insieme alla tendenza dei cani a giocare masticando tutto ciò che arriva alla loro portata, costituisce un costante pericolo di avvelenamento. Dal momento che il cane ha dei tratti fisiologici simili all’uomo, tutte le piante tossiche per il genere uomo dovrebbero essere considerati tossici anche per i cani.