INTOSSICAZIONE DA METANOLO IN SICILIA: DESCRIZIONE DEI CASI, IDENTIFICAZIONE DELLE FONTI DI ESPOSIZIONE, AVVIO DI UNA PROCEDURA DI RESTRIZIONE A LIVELLO EUROPEO
Davanzo F1, Settimi L2, Condò M3, Marcello I2, Sesana F1, Bissoli M1, Ferruzzi M1, Borghini R1, Giarratana T1, Travaglia A1, Assisi F1, Moro P1, Manfrè S1, Severgnini P1, Rebutti I1, Dimasi V1, Pirina A1, Della Puppa T1, Carbone P2, Zoppi F1, Binetti R2
1Centro Antiveleni, A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano;
2Istituto Superiore di Sanità, Roma;
3Dipartimento ARPA Provinciale di Palermo dell'ARPA Sicilia
Introduzione: Il Centro Antiveleni (CAV) di Milano ha recentemente avviato una collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per l’implementazione di un sistema di sorveglianza in grado di contribuire a verifiche sulla sicurezza dei formulati in commercio, di supporto per l’applicazione del regolamento 1907/2006 (REACH) (1). In questo ambito, è stata identificata un’aggregazione spazio temporale di casi di intossicazione da metanolo di gravità elevata e mortale, verificatisi in Sicilia a partire dal 2006, e sono state avviate attività di approfondimento per l’identificazione delle fonti di esposizione (3). Nel presente contributo sono presentate le caratteristiche della casistica esaminata, i risultati e le ricadute delle indagini effettuate. Materiale e metodi: Per ogni caso preso in esame, il CAV di Milano rileva con procedura standard le seguenti informazioni: caratteristiche del paziente e dell’esposizione, effetti, terapia, esiti. Dall’archivio di questi dati sono stati estratti tutti i casi di intossicazione da metanolo verificatisi nel periodo 1.1.2005-30.9.2006, mentre a partire dal 1.10.2006 è stata attivata una procedura di controllo per la segnalazione dei nuovi casi esaminati. L’analisi chimica dei prodotti identificati come fonte di esposizione a metanolo è stata effettuata in gas cromatografia. Risultati: Nel periodo 1.1.2005-31.10.2008 il CAV di Milano ha esaminato 29 casi di intossicazione da metanolo. Di questi, 17 (60%) si sono verificati in Sicilia e 12 (40%) in altre regioni. I casi provenienti dalla Sicilia, per la maggior parte cittadini stranieri (14 rumeni, un polacco, due italiani), erano prevalentemente esposti volontariamente a fini di abuso (n. 14) e 11 sono deceduti. I casi provenienti dalle altre regioni sono risultati tutti di nazionalità italiana, esposti in modo accidentale (tre in ambito occupazionale, cinque in ambito domestico, quattro in altro ambito) e con manifestazioni di gravità lieve, escluso un tentato suicidio di gravità elevata. L’aggregazione spazio temporale delle intossicazioni in Sicilia è stata evidenziata a partire dal 2006, con tre decessi causati da ingestione di metanolo di origine non nota, cui sono seguiti nel 2007 altri tre casi di decesso con analoghe caratteristiche. A settembre 2007 il CAV di Milano è stato consultato per la gestione di un caso di gravità elevata esposto per via cutanea a un detergente denominato “Sanital", etichettato come "Tossico" e "Infiammabile", impropriamente utilizzato dal paziente come disinfettante. Le analisi eseguite sul preparato, risultato confezionato come i prodotti a base di alcool etilico denaturato, hanno evidenziato più del 70% di metanolo. A ottobre 2007 è stato esaminato un nuovo caso di intossicazione mortale esposto a un altro prodotto denominato “Sanital", etichettato come “Nocivo", contenente oltre il 70% di metanolo. Nello stesso mese, il CAV di Milano ha gestito un caso di intossicazione di gravità lieve verificatosi in Sicilia in un bambino di un anno esposto a un detergente di uso domestico denominato “Tuttalcol". Questo caso è stato segnalato dal sistema di revisione dei dati perché la denominazione dell’agente risultava identica a quella di un prodotto contenente metanolo associato a un caso di tentato suicidio verificatosi in Sicilia nel 2005. Le analisi effettuate hanno evidenziato la presenza di metanolo tra il 25 ed il 30%. Tuttavia, in etichetta non ne veniva riportata la presenza e non risultavano frasi di rischio. In considerazione delle segnalazioni ricevute, a novembre 2007 il Ministero della Salute ha disposto il sequestro dei prodotti denominati “Sanital". Nel periodo immediatamente successivo, il CAV di Milano è stato consultato per due casi di intossicazione mortale esposti a “Sanital" e per un caso di intossicazione di gravità elevata esposto a prodotto a base di metanolo non noto. A dicembre, un caso di gravità elevata ha portato all’identificazione di un prodotto di uso professionale denominato "Pratico Met. Alcool", etichettato come "Tossico" e "Infiammabile" e contenente oltre il 70% di metanolo. Nel 2008 il CAV di Milano è stato consultato per due nuovi casi, uno di gravità moderata, con esposizione a metanolo di origine non nota, l’altro mortale, con esposizione a una soluzione di prodotto "Sanital" etichettato come "Tossico", contenente metanolo al 20%. A luglio 2008, il Ministero della Salute ha disposto il sequestro del prodotto "Pratico Met. Alcool". A partire da questo mese sino alla fine di ottobre il CAV di Milano non ha ricevuto altre richieste di consulenza per casi di esposizione a metanolo. Conclusioni: L’insieme delle osservazioni effettuate è attualmente utilizzato per l’avvio a livello europeo di una procedura di proposta di restrizione dei prodotti a base di metanolo utilizzati in ambiente domestico, in linea con quanto previsto dal regolamento REACH.
Bibliografia: 1) Davanzo F, Settimi L, Sesana F et al. Not Ist Super Sanità 2008; 21(3): (ii-iv); 2) Settimi L, Davanzo F, Marcello I, Roazzi P, Binetti R. Not Ist Super Sanità 2008; 21(4): 3-9; 3) Davanzo F, Settimi L, Marcello I, Condò M, Di Bella L, Sesana FM, et al. Not Ist Super Sanità 2007; 20(11): i-iii.