Abstract
Titolo
Ricadute dell’innovazione scientifica e tecnologica in tossicologia
 
Autori
Flavia Zucco Istituto di Neurobiologia e Medicina Molecolare, CNR, Roma
 
Abstract
E’ ormai generalmente riconosciuto che, in questo millennio, nuovi e più avanzati approcci verranno usati in tossicologia rispetto alla tradizionale sperimentazione animale. Un posto particolare occupano le colture cellulari di origine umana che, anche nelle condizioni in vitro, sono in grado di esprimere funzioni particolarmente specializzate. Le innovazioni prodotte non si limitano ai modelli sperimentali, ma si estendono a tecnologie e procedure avanzate. Tutto ciò è stato il risultato delle nuove conoscenze acquisite nel campo della genomica e della biologia molecolare, e nelle ricadute collaterali da esse prodotte. Esse offrono la possibilità di effettuare test e studi specifici in modi più veloci, meno costosi e in alcuni casi, automatizzati, senza contare il fatto che offrono l’opportunità quasi esclusiva di ottenere dati sulla specie umana. Inoltre questi approcci cellulari molecolari consentono di affrontare gli aspetti meccanicistici dell’azione dei farmaci e degli xenobiotici. Questo progresso scientifico e tecnologico, è stato, ovviamente, accompagnato da un cambiamento di prospettiva da parte dei soggetti coinvolti, la ricerca pubblica e privata, le istituzioni governative, ed la popolazione tutta. Per quel che concerne i prodotti del Tabacco, la situazione si presenta molto simile a quella dei cosmetici, in quanto ci troviamo di fronte ad un prodotto che è considerato voluttuario, e per cui potrebbe essere chiesta l’abolizione della sperimentazione animale. Certamente questo potrebbe avvenire per i nuovi prodotti (PREP = Harm reduction), essendo la tossicità dei prodotti di combustione ben nota. D’altra parte, parecchi test di tossicità nel settore sono già test in vitro: il test di Ames, del micronucleo, del rosso neutro, su cellule epiteliali di origine polmonare. I test in vitro, in particolare quelli sulle cellule epiteliali, possono contribuire a riprodurre le condizioni di esposizione del consumatore. Inoltre l’analisi precoce e puntuale a livello cellulare degli effetti prodotti permette anche di evidenziare eventuali effetti non previsti o marcatori precoci degli stessi. Le nuove tecniche di genomica, proteomica, metabolomica, applicate ai test in vitro e successivamente, in studi clinici nell’uomo, possono ben rappresentare il passaggio dalla sperimentazione pre-clinica allo studio clinico e di post- marketing surveillance, necessari per la valutazione, da parte delle autorità pubbliche, di nuovi prodotti. Rispetto all’integrazione di questi livelli appare di notevole importanza il progresso registrato, negli ultimi anni, nel settore delle bio-simulazioni, dove l’interazione di diverse discipline, sta portando all’elaborazione di modelli matematici che consentono di valutare i possibili esiti di situazioni complesse, dal livello cellulare a quello fisiologico, operando sulle variabili del sistema.