Intossicazione acuta da Yohimbina in un body-builder

Giampreti Andrea (1), Locatelli Carlo (1), Petrolini Valeria (1), Lonati Davide (1), Rocchi Loretta (2), Baldi Maria Luisa (2), Manzo Luigi (1)

1. Centro Antiveleni di Pavia e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica, Servizio di Tossicologia, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e Università degli Studi di Pavia www.cavpavia.it

2. Laboratorio di Tossicologia Analitica Clinica, Servizio di Analisi Chimico Cliniche, Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, Pavia

Introduzione: la Yohimbina (Yo) è il principale alcaloide contenuto ed estratto dalla corteccia della rubiacea Coryannthe yohimbe. Nella letteratura scientifica è riportato un impiego clinico sperimentale per il trattamento di alcune forme di disfunzione erettile di origine sia organica che psicosomatica; sono stati inoltre descritti casi di uso voluttuario come allucinogeno e afrodisiaco. Negli ultimi anni l’impiego di Yo è diventato comune e diffuso nella pratica del body-building in funzione delle sue supposte proprietà lipolitiche e simpaticomimetiche (1). Obiettivo: si riporta il primo caso in letteratura con segni e sintomi gravi di neurotossicità in seguito ad assunzione di Yo in cui sono stati determinati i livelli ematici dell’alcaloide. Caso clinico: un uomo di 37 anni, durante una competizione di body-building, presenta malessere, nausea, vomito, perdita di coscienza e un episodio di crisi tonico-clonica generalizzata della durata di alcuni minuti. Il paziente presenta, all’arrivo dei soccorsi, coma e miosi bilaterale; si procede quindi a intubazione orotracheale, somministrazione di ossigeno e infusione di benzodiazepine e liquidi. All’anamnesi viene riferita dagli astanti l’assunzione, due ore prima, di 5 grammi di Yo e di un’imprecisata quantità di niacina (vitamina PP) in previsione della competizione sportiva. All’arrivo in ospedale il paziente presenta anche tachicardia (acme 140 bpm) e ipertensione (acme 260/107) trattate mediante infusione di labetalolo e furosemide. Vengono successivamente esclusi intenti anticonservativi, la presenza di pregresse patologie neurologiche e l’assunzione di farmaci o sostanze d’abuso. Le indagini strumentali eseguite (Rx torace, ECG, TAC encefalo) non rilevano alterazioni patologiche, mentre agli esami ematochimici emerge un movimento di transaminasi (ALT 79 UI/L, AST 123 UI/L) e di creatinfosfochinasi (1052 UI/L). Il paziente viene sottoposto a lavanda gastrica, somministrazione di carbone attivato e di catartici. Dodici ore dopo l’accesso in ospedale il paziente viene estubato, si presenta vigile, orientato nel tempo e nello spazio e verrà dimesso asintomatico il giorno seguente. I livelli ematici di Yo, ottenuti mediante HPLC, dopo 1, 4, 12 e 20 ore dall’episodio convulsivo sono risultati pari a 5240, 2250, 1530 e 865 ng/ml rispettivamente; i livelli ematici riportati in studi di cinetica dopo somministrazione orale di dosi terapeutiche sono compresi tra 37 e 400 ng/ml (2). Conclusioni: l’assunzione di Yo, da parte di body-builder al fine di ridurre la frazione di tessuto adiposo e aumentare la massa muscolare è una problematica nota ; sono tuttavia riportati pochi dati in letteratura inerenti casi di tossicità acuta e nessuno di questi ha valutato i livelli ematici del tossico. A nostra conoscenza sono stati fino a oggi riportati cinque casi di tossicità acuta in seguito ad assunzione di dosi comprese tra 200 e 350 mg di Yo caratterizzati prevalentemente da tachicardia, ipertensione, fibrillazione atriale (un caso) e sintomi neurologici lievi (vertigini, tremori, agitazione psicomotoria). L’assunzione di dosi elevate (4 g) con convulsioni è riportata in un solo caso. Il caso descritto rappresenta il primo in letteratura in cui vengono rilevati i livelli ematici di Yo in un paziente con gravi manifestazioni neurologiche (convulsioni) in seguito ad assunzione di dosi elevate (5 g).

Bibliografia: 1 Owen JA, Nakatsu SL, Fenemore J, et al. The pharmacokinetics of Yohimbine in man. Eur J Clin Pharmacol. 1987; 32:577-582.