Abstract
Titolo

Interferenti endocrini e sicurezza alimentare: i progetti europei AQUAMAX e CASCADE

 
Autori

Alberto Mantovani*, Chiara Frazzoli*, Cinzia La Rocca*, Francesca Maranghi*, Gabriele Moracci*, Sabrina Tait*, Roberta Tassinari*, Roberto Dragone°, Laura Ermilov" * Rep. Tossicologia Alimentare e Veterinaria, Dip. Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare, Istituto Superiore di Sanità, Roma ° Istituto dei Sistemi Complessi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma "Dipartimento di Chimica, Università"La Sapienza", Roma

 
Abstract

Gli interferenti endocrini (IE, www.iss.it/inte) sono un problema emergente nel campo della sicurezza alimentare, per potenziale capacità di indurre alterazioni a lungo termine sullo sviluppo riproduttivo, neurocomportamentale ed immunitario, la esposizione complessiva attraverso la dieta a sostanze multiple con analoghi meccanismi e/o bersagli, ed infine le specifiche vulnerabilità legate all’età, al genere nonché agli stili alimentari e di vita (per le alterazioni fra IE e componenti della dieta, v. il database EDID, Baldi F. & Mantovani A., Annali Ist Sup Sanità, 2008). In questo intervento presentiamo i risultati preliminari nell’ambito di due progetti europei (6°Programma Quadro) nell’area della sicurezza alimentare. Il network di eccellenza CASCADE (www.cascadenet.org) integra competenze di biologia molecolare, endocrinologia e tossicologia per la valutazione di IE nelle catene alimentari, con particolare attenzione per le sostanze –naturali o di sintesi- che interferiscono con i recettori. Il Workpackage 19 ha l’obiettivo di evidenziare attività biologiche associate all’interferenza con recettori nucleari in matrici alimentari, quali gli alimeni per la prima infanzia (sottopopolazione vulnerabile) ed il pane, sia bianco sia integrale con semi di lino (alimento-base, il secondo con connotazione "salutistica"): gli estratti alimentari vengono in comparazione con concentrazioni realistiche di IE modello (bisfenolo A, genisteina, etc.). Il nostro approccio è consistito a) nella valutazione di marcatori funzionali in linee cellulari di fegato e colon per gli alimenti per l’infanzia; b) nella valutazione del potenziale redox mediante biosensore a superossido dismutasi per il pane, ove il progetto dà particolare attenzione al possibile accumulo di cadmio (potenziale IE ed induttore di stress ossidativi) nei semi di lino. I risultati preliminari mostrano negli alimenti per l’infanzia un’attività biologica legata all’interferenza con recettori nucleari, che deve essere valutata con grande attenzione; nei due tipi di pane indagati il potenziale redox è modesto, ma è comunque maggiore nel pane bianco. Il progetto integrato AQUAMAX (www.aquamaxip.eu) è finalizzato al problema della contaminazione dei mangimi per acquicoltura con IE persistenti (diossine, PCB e ritardanti di fiamma bromurati) ed alla conseguente ricerca di mangimi alternativi, che minimizzano il rischio per il consumatore mantenendo inalterato, e se possibile aumentando, il beneficio nutrizionale dell’alimento ittico. Il nostro lavoro, in collaborazione con il King’s College di Londra, è consistito nell’evidenziare possibili marcatori precoci di effetto agli IE di interesse (TCDD, PCB 153; HBCD, PBDE 47) nella topo femmina prepubere, selezionato come modello per una popolazione particolarmente vulnerabile. I gruppi sperimentali sono stati esposti a diete il cui contenuto proteico era rappresentato da salmone contaminato con uno degli IE di interesse a livelli di dose compatibili con scenari di assunzione elevati, ma realistici. I risultati finora ottenuti sottolineano come la tiroide ed il sistema immunitario siano bersaglio di tutte le sostanze in esame sebbene con diversa potenza. Gli studi successivi indagheranno la presenza di indici di tossicità in seguito all’esposizione a diete con salmone alimentato con mangimi tradizionali e con i mangimi innovativi sviluppati dal progetto.