Abstract
Titolo

Metodologia di Triage in corso di maxiemergenza da intossicazione da monossido di carbonio

 
Autori

Ilaria Alessandra Gambarana, Anna Fagiani
 

DEA ASO Alessandria

 
Abstract

Introduzione. Il protocollo triage in dotazione presso il DEA dell’ASO di Alessandria, realizzato per la gestione il singolo paziente, prevede l’assegnazione del codice colore giallo in presenza di una sospetta intossicazione acuta, e, di conseguenza, non è appropriato per la gestione di una maxi-emergenza dovuta da uno specifico veleno. In tal caso, infatti, tutti i pazienti dovrebbero essere triagiati con uguale codice giallo, rendendo quindi inutile la funzione stessa del triage, e creando notevoli difficoltà nella gestione dell’emergenza stessa L’idea di proporre un protocollo triage per la gestione della maxiemergenza da intossicazione da un unico veleno è nata da un episodio di intossicazione collettiva da monossido di carbonio di un gruppo di adulti e bambini avvenuta nella città di Alessandria. Materiali e Metodi. E’ stata effettuata una revisione delle cartelle cliniche di tutti i pazienti che si sono rivolti al Pronto Soccorso Adulti e a quello Pediatrico, valutando l’ora di accesso al triage, i sintomi all’arrivo in PS, i sintomi pregressi, il codice colore assegnato e la sua appropriatezza, il valore della carbossiemoglobina, gli accertamenti, i trattamenti eseguiti e l’outcome. Risultati. Revisionando le cartelle cliniche si è rilevato che a tutti i pazienti visti al Pronto Soccorso Pediatrico, in totale 56, è stato assegnato il codice giallo, indipendentemente dai segni e sintomi riscontrati e dall’orario di entrata, rispettando il protocollo triage attualmente in uso; ciò ha provocato notevoli disagi nell’assistenza. Infatti, nonostante fosse stata raddoppiata l’equipe del Pronto Soccorso, il tempo di attesa medio si è attestato intorno alle due ore e questo ha fatto sì che i valori della carbossiemoglobina non potessero essere indice della gravità dell’intossicazione. Ai 33 pazienti del Pronto Soccorso Adulti , invece, è stato assegnato il codice colore giallo o verde a seconda dei sintomi in atto o pregressi, permettendo così una gestione più corretta del singolo paziente. L’analisi della situazione organizzativa verificatasi ha posto la necessità di proporre un nuovo metodo di triage per la maxi-emergenza da intossicazione da CO. Con il contributo del CAV di Pavia si è elaborato un nuovo metodo di triage, in base ai segni e sintomi considerati nelle linee guida SIMEU per la gestione e il trattamento del paziente con intossicazione acuta da CO, utilizzando per ciascuna classe di gravità, un diverso codice colore. Codice bianco: per pazienti con classe di gravità pari a 1. Per asintomatico si intende il paziente che non ha presentato sintomi sia al momento del triage che al momento dell’incidente. Codice verde: per pazienti con classe di gravità pari a 2. Se segni e sintomi come nausea vomito vertigini e cefalea vengono riferiti, ma al momento del triage sono risolti, si assegnerà in eguale modo un codice verde. Codice giallo: per pazienti con classe di gravità pari a 3-4. Se i segni e sintomi di questa classe vengono riferiti, ma al momento del triage sono risolti, si assegnerà anche in questo caso un codice giallo. Codice rosso: a coloro che manifesteranno al momento del triage rispettivamente sopore, coma, convulsioni, perdita transitoria di coscienza. Se questi segni vengono riferiti, ma al momento del triage sono risolti, si assegnerà un codice giallo. In base a questa proposta si sono riassegnati i codici colore ottenendo i risultati come indicati di seguito I pazienti pediatrici: Su 56 pazienti sono stati assegnati 12 codici gialli, 33 codici verdi, 11 codici bianchi. In base all’orario di accettazione e ai valori della COHb si può ritenere che i codici gialli siano stati assegnati correttamente. I pazienti adulti: Su 33 pazienti sono stati assegnati 1 codice giallo, 15 codici verdi, 17 codici bianchi. L’unico codice giallo è stato assegnato al paziente con cefalea, vertigini, e astenia pregresse, entrato in pronto soccorso alle 14.24, quindi nelle prime ore successive all’incidente, e con valore di COHb pari a 16.09, il più alto. Essendo trascorse molte ore dal fatto, i pazienti con codice verde che si sono rivolti al dipartimento nel tardo pomeriggio e tarda serata hanno presentato valori di COHb inferiori ai pazienti con codici bianchi che sono stati triagiati nel pomeriggio. Ricordando che il valore della COHb varia soprattutto a seconda del tempo trascorso dall’incidente, anche in questo caso i codici sono stati assegnati correttamente. Conclusioni. Dalla riassegnazione del codice colore ottenuta con questa metodologia, sembrerebbe che un protocollo di triage così strutturato possa risultare adatto per essere utilizzato in corso di un massiccio afflusso di persone. In questo modo la maxi-emergenza potrebbe essere gestita in modo ottimale sia dal punto di vista infermieristico, attraverso la formulazione di un corretto codice colore, sia dal punto di vista medico, attraverso interventi mirati più consoni alle condizioni cliniche del paziente.