Abstract
Titolo

RAPPORTO TRA SALUTE ED AMBIENTE

 
Autori

Albino Poli Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Igiene e Medicina Preventiva, Università di Verona, Verona

 
Abstract

Il rapporto tra salute umana ed ambiente è documentato da lunghissimo tempo ed è un punto in costante evidenza presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale ha proposto e messo a punto numerosi strumenti per stimare il peso dell’ambiente sulla salute umana. Questa attenzione è documentata dallo sviluppo normativo in materia di protezione dell’ambiente in numerosi Paesi e dalle limitazioni che frequentemente vengono imposte alle attività umane per ridurne l’impatto. Ad oggi questo è sempre avvenuto attraverso la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), nell’idea che le indicazioni che emergono da tale valutazione siano coerenti anche con la tutela della salute. Negli ultimi anni, tuttavia, si è affermata in ambito scientifico anche l’esigenza di studiare più approfonditamente l’impatto di una realizzazione umana o di una situazione di inquinamento in specifico riguardo con la salute umana attraverso la Valutazione di Impatto Sanitario (VIS). La valutazione di impatto sanitario (VIS) è definita da diverse Agenzie internazionali in vario modo. Nel 1999 l’Ufficio Regionale Europeo dell’OMS ha definito questa metodologia come: “una combinazione di procedure o metodi attraverso i quali una decisione in ambito politico, un programma o un progetto possono essere giudicati per gli effetti sulla salute di una popolazione��?. La VIS ha come finalità di valutare l’impatto sulla saluta umana di interventi di programmazione sanitaria (ad esempio l’offerta di un vaccino) o territoriale (ad esempio di un piano regolatore), oppure l’impatto di opere esistenti o di nuova costruzione. Alcune Agenzie internazionali hanno prodotto delle linee guida per la strutturazione di una VIS, le più recenti ed autorevoli delle quali possono essere individuate fra quelle prodotte dall’OMS, dall’ Health Council australiano e dall’International Health Impact Assessment Consortium (The Merseyside Guidelines for Health Impact Assessment, 2001. In sintesi una VIS si articola nei seguenti punti: studio demografico della popolazione; studio dello stato di salute della popolazione, attraverso l’analisi dei dati sanitari correnti; studio dei determinanti di salute e di malattia e individuazione delle fasce di popolazione esposta; determinazione dei modelli di esposizione con stima dei rischi e della frazione di casi attribuibili; stima delle modificazioni indotte dagli interventi di modifica della situazione attuale; proposte di eventuali interventi di mitigazione dell’impatto sulla salute umana. Come appare dalla sua articolazione, per una VIS sono necessarie numerose e complesse informazioni in cui gli aspetti tossicologici sono soltanto una frazione, seppur molto importante, per la valutazione finale. E’ importante sottolineare che in questa valutazione integrata oltre alla specifica tossicologia di una sostanza entra in gioco il dato di Rischio Attribuibile, cioè la quota di casi incidenti che per una malattia possono essere attribuiti alla sostanza in esame. Questi dati sono stati resi disponibili soltanto di recente a seguito di un imponente ricerca sostenuta dall’OMS che è esitata con la pubblicazione nel 2000 del Global Burden of Disease. In questa pubblicazione sono riportate le metodologie seguite e i pesi relativi dei diversi fattori ambientali per la stima dei casi di malattia attribuibili all’ambiente in diversi contesti geopolitica ed economici (Comparative Quantification of Mortality and Burden of Disease Attributable to Selected Risk Factors. In Global Burden of Disease and Risk Factors, 2000 WHO). Oggetto della relazione sarà una disamina delle strategie e delle informazioni necessarie per condurre una VIS, sia in termini di valutazione a posteriori sia per valutazioni a priori. In sintesi , gli obiettivi di una VIS, condotta a priori, possono essere sintetizzati come segue: studio dello stato basale di salute della popolazione residente nell’area di interesse del manufatto da costruire, analizzandola nelle sue componenti demografiche, di malattia, di strutture e servizi sanitari disponibili e fruibili; studio delle modificazioni dei profili demografico, di salute e di malattia, condotto sulla base dei risultati dei modelli predittivi di modificazioni ambientali e in base ai rischi attribuibili ai diversi fattori ambientali, così come formulati dall’OMS; valutazione delle strutture e dei servizi sanitari necessari alla tutela della salute dei residenti e della popolazione così come si modificherà a seguito della realizzazione di un’opera/intervento, condotta sulla base degli attuali parametri previsti dal Servizio Sanitario Nazionale. Oltre questi items, l’analisi SIA include anche alcune dinamiche sociali tipiche come: l’analisi degli aspetti che contraddistinguono la COMUNITÀ e SOCIETÀ CIVILE, in particolare l’INCLUSIONE (partecipazione sociale, self-help, integrazione, consenso/conflitto, capitale sociale); l’analisi dei cambiamenti che interverranno nell’assetto delle ATTIVITA ECONOMICHE e le ricadute sulla quantità e qualità del LAVORO e dell’OCCUPAZIONE.