Abstract
Titolo

TOSSINE PSP E FIORITURE HAB (HARMFUL ALGAL BLOOMS) NEL MAR IONIO

 
Autori

Costa A.1, Milandri A.2, Gangemi E.3, Borzì S.3, Pompei M.2, Di Noto A. M.1, Russo Alesi E.M..1, Giacobbe M.G.3, 1Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia "A.Mirri" Palermo; 2Centro Ricerche Marine, Cesenatico 3Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, CNR Messina

 
Abstract

Il consumo di molluschi bivalvi è considerato uno dei principali fattori responsabili della trasmissione all’uomo di diverse malattie d’origine batterica e virale e di intossicazioni da biotossine algali. Il problema legato alla presenza delle tossine algali nei molluschi sta assumendo grande rilevanza dal punto di vista igienico-sanitario. Ciò è dovuto, probabilmente, al flusso commerciale internazionale dei molluschi che vengono posti in zone di stabulazione, oppure veicolati dal traffico navale. La presenza di tossine nei molluschi bivalvi oltre i limiti stabiliti dalla normativa vigente, ne comporta il divieto di raccolta e di commercializzazione ai fini della tutela della salute pubblica. E’ noto che i molluschi bivalvi vivi possono concentrare pericolose tossine, prodotte da varie specie microalgali, e pervenire così all’uomo a seguito del loro consumo, anche dopo cottura. In particolare, la tossina PSP (Paralyzing Shellfish Poison), responsabile di sindromi neurotossiche e rappresentata dalla saxitossina e dai suoi analoghi, è prodotta da microalghe come i dinoflagellati Alexandrium (A. minutum, A. tamarense, A. catenella) e Gymnodinium (G. catenatum), con ampia distribuzione geografica e presenti anche nel mar Mediterraneo. In questo studio, vengono riportati i dati ottenuti dal monitoraggio 2004-2007 degli impianti di mitilicoltura ubicati sulla costa orientale della Sicilia (Porto di Siracusa), relativi alla presenza di tossine nei mitili (Mytilus galloprovincialis) e di specie tossiche nelle acque. A seguito di positività PSP nei campioni di mitili allevati, sono state adottate una serie di azioni (ordinanza di divieto di raccolta e commercializzazione, blocco delle partite sospette, vigilanza veterinaria sulla filiera locale), intese ad assicurare una adeguata tutela della salute pubblica. Alla tossicità rilevata con il test ufficiale, è stata associata l’analisi chimica in HPLC-FL, evidenziando la presenza nei campioni di GTX1,4, GTX2,3, STX e tracce di dcSTX, a concentrazione in certi casi superiore ai limiti di tolleranza consentiti per il consumo umano. Il plancton tossico presente in quel periodo nelle acque risultava caratterizzato da Alexandrium minutum Halim, un dinoflagellato responsabile di ricorrenti fioriture primaverili nel sito target. Un modello concettuale sulla dinamica di fioritura di A. minutum e contaminazione dei mitili nell’area costiera di Siracusa viene presentato.