Abstract
Titolo
Principali metodologie di valutazione del rischio per la salute di miscele di sostanze chimiche e loro analisi critica
 
Autori
BARBASSA ELISABETTA - INAIL - Direzione Regionale Lombardia - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione
 
Abstract
In passato, la maggior parte degli studi tossicologici sui meccanismi di azione degli xenobiotici hanno riguardato preferenzialmente le sostanze singole. Tuttavia, gli organismi viventi non sono generalmente esposti a singole sostanze, ma la situazione tipica che si riscontra negli ambienti di vita e di lavoro è la presenza contemporanea di una moltitudine di sostanze eterogenee potenzialmente tossiche, che, agendo simultaneamente, possono creare un danno a livello di singolo individuo, di comunità o di ecosistema. Pertanto, la conoscenza della tossicità delle sostanze singole è spesso inadeguata per la valutazione del rischio per la salute umana, ma occorre conoscere se i componenti di una miscela si combinano in modo indipendente (modello di additività di risposta) o tramite simile azione congiunta (modello di additività di dose) oppure se interagiscono tra di loro mediante “sinergismo" od “antagonismo". Sono disponibili in letteratura diversi esempi in cui le interazioni delle sostanze chimiche tra di loro (es. superinterazioni che avvengono tra CCl4 e clordecone o tra CCl4 e fenobarbitale) o con altri agenti fisici (es. sinergia tra solventi ototossici e rumore) o biologici determinano un impatto sulla salute umana molto maggiore di quanto ci si aspetterebbe sulla base della tossicità delle singole sostanze. Le persone sono esposte quotidianamente a migliaia di agenti chimici presenti in varie combinazioni negli ambienti di lavoro e di vita, ad es. nell’aria che respiriamo, nei cibi e nell’acqua potabile. Le miscele di sostanze chimiche variano in modo significativo nella loro composizione; alcune contengono sostanze appartenenti alla stessa classe, mentre le miscele più complesse possono essere composte da centinaia di agenti chimici, con vari gradi di tossicità e differenti modi di azione. I cambiamenti che si verificano nella tossicocinetica e/o nella tossicodinamica di una sostanza chimica ad opera di un’altra possono alterare la tossicità risultante della miscela. Scopo del presente lavoro è stato quello di revisionare in maniera critica le metodologie di valutazione del rischio per la salute delle miscele di sostanze proposte dalle Agenzie regolatorie internazionali (EPA, ATSDR, NIOSH, OSHA, ACGIH etc.) o riportate nella letteratura scientifica più recente e di sottolineare quelli che si ritengono i loro più importanti limiti e criticità. L’analisi suddetta ha evidenziato che sono disponibili pochi dati tossicologici sulla maggior parte delle miscele di sostanze chimiche, che la maggioranza dei dati disponibili valutano soltanto le interazioni binarie tra sostanze, che ci sono pochi studi relativi all’esposizione cronica a basse concentrazioni dei componenti delle miscele, che rappresenta la situazione più comune per le esposizioni ambientali, e che generalmente non si tiene conto del fatto che sia i meccanismi di azione che di interazione delle sostanze chimiche sono dose – dipendenti con differenti effetti e/o interazioni possibili a differenti intervalli di dose. Quest’ultimo è un punto particolarmente critico in quanto la maggioranza degli studi sulle miscele disponibili in letteratura sono costituiti da esperimenti condotti ad alte dosi su un numero ridotto di componenti della miscela, mentre la maggior parte delle reali esposizioni umane ed ambientali avvengono a basse dosi ed in presenza di miscele complesse di sostanze chimiche.