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ABSTRACT

Title
Diagnosi analitica d’urgenza per overdose da farmaci, sostanze d’abuso e altri composti in laboratori dedicati 
 
Authors

P. Papa, L. Rolandi, L. Rocchi, A. Valli, L. Andreoni, G. Merlini 

Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, Servizio di Analisi Chimico-cliniche, Laboratorio di Tossicologia Analitica Clinica 

 
Abstract

Il laboratorio di tossicologia analitica clinica che opera a supporto del paziente intossicato si occupa del rilievo, identificazione e dosaggio di xenobiotici in campioni biologici.
Il dato di laboratorio ha quindi valenza di diagnosi, prognosi, indicazione al trattamento terapeutico, prova documentale per casi di interesse medico-legale e di ricerca attraverso lo studio di parametri di tossicocinetica, correlazione tra effetti tossici e concentrazioni del tossico in matrici biologiche, valutazione dell’efficacia di trattamenti terapeutici di tipo farmacologico/antidotico/depurativo.
Requisiti indispensabili per un laboratorio “dedicato” di tossicologia analitica clinica sono la tempestività/continuità del servizio erogato (H24, 365 giorni), disponibilità di strumentazione e di personale specializzato al fine di poter controllare un ampio numero di analiti potenziali causa di intossicazioni; infatti se da un lato è vero che la maggior parte delle intossicazioni sono ascrivibili ad un circoscritto numero di composti/classi di sostanze, è altrettanto vero che la restante quota di intossicazioni è da attribuirsi ad una numero elevato di composti chimici appartenenti alle classi dei farmaci, droghe d’abuso e sostanze di uso non medicamentoso.
L’organizzazione di un laboratorio di tali caratteristiche comporta un elevato costo che trova giustificazione/ammortamento, in altri termini un accettabile rapporto costo/beneficio, solo considerando un’utenza non limitatamente locale (es. ospedale/asl di appartenenza del laboratorio) ma di tipo regionale o ancora sovraregionale. Linee guida internazionali (1-3), al fine dell’ ottimizzazione delle risorse, propongono suddivisi elenchi di esami tossicologici da eseguirsi da parte di tutti gli ospedali che ricoverano soggetti intossicati piuttosto che da parte di laboratori specializzati.
A tal riguardo, può essere utile considerare alcuni dati relativi alla casistica del Laboratorio di Tossicologia Analitica Clinica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, che opera su richiesta dei reparti della struttura di appartenenza, nonché di ospedali esterni situati su tutto il territorio nazionale.
 Tabella: Casistica del Laboratorio di Tossicologia Analitica IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia: ripartizione delle analisi eseguite nel 2011 per la diagnosi di intossicazione Vs ospedale richiedente. 

 

Analita/classe
(n. analisi eseguite)

Policlinico
San Matteo Pavia
 

Ospedali di Pavia e provincia
(escluso Policlinico
San Matteo)

Ospedali regione Lombardia
(esclusi ospedali
di Pavia e provincia)

Ospedali di altre regioni
diverse dalla Lombardia

Psicofarmaci          (901)                403   (45 %) 164     (18 %) 255   (28 %) 79    (9 %)
Metformina         (136) 4        ( 3 %) 14         (10 %) 58      ( 43 %) 60   (44 %)
Altri farmaci         (183)         54      (30 %) 28       (15%) 51      (28 %) 50    (27%)
Alcool etilico         (354)                 260    (73 %) 70       (20 %) 18     (5 %) 6     (2  %)
Stupefacenti
“classici”             (1973) 
 
1042   (53 %)
 
334     (17%)
 
141   (7 %)
 
456 (23 %)
Nuove droghe
d’abuso               (624)
 
34     (5 %)
 
27       (4 %)
 
110   (18 %)
 
453 (73%)
Glicole etilenico     (54)  0       ( 0 %) 0          (0 %) 7       (13 %) 47   (87 %)
Metanolo              (34)                      0       ( 0 %) 0           (0 %) 12     (35 %) 22   (65 %)
Pesticidi               (30)  6       (20 %) 2           (7 %) 0        (0 %) 22   (73 %)
Cianuri                (21)                   3       (14 %) 5           (24 %) 10      ( 48 %) 3     (14 %)
Colchicina            (21)             2       (10 %) 1           ( 5 %) 0        (0 %) 18   (85 %)

Dalla disamina dei dati riportati in tabella, appare evidente che per quanto attiene alle classi degli psicofarmaci, stupefacenti “classici” ed alcool etilico, il laboratorio trova giustificazione di attivazione anche solo per le richieste dell’ospedale di afferenza, laddove per le altre classi di xenobiotici, che peraltro richiedono spesso metodiche analitiche impegnative e strumentazione sofisticata, concorrono in misura determinante per la casistica e per la riduzione del rapporto costo/beneficio le richieste dell’utenza regionale ed extra-regionale.

Bibliografia:
  1. Wu AH. et al. Clin. Chem. 2003 Mar;49(3):357-79.
  2. Flanagan RJ. Toxicol Rev. 2004;23(4):251-63.
  3. Watson I. Ann Clin Biochem. Jul;39:328-39.