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ABSTRACT

Title
Esposizioni acute a droghe d’abuso.  Consulenze richieste al Centro Antiveleni di Milano nel biennio 2009-2010

 
Authors
I. Rebutti (1), G. Milanesi (1), F. Assisi (1), M. Bissoli (1), R. Borghini (1), T. Della Puppa (1), V. Dimasi (1), M. Ferruzzi (1), P.A. Moro (1), A.R. Travaglia (1),  M. Chiericozzi (1), J. Georgatos (1), P. Severgnini (1, 2), A. Pirina (1), F.M. Sesana (1), A. Celentano (1), G. Panzavolta (1), A. Stella (1), F. Davanzo (1)

1 Centro Antiveleni di Milano, A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda
2 Ambiente Salute Sicurezza – Università degli Studi dell' Insubria di Varese
 
Abstract
Obiettivi.
Il CAV di Milano riceve annualmente circa 45.000 richieste di consulenza telefonica relative ad intossicazioni acute che si verificano sul territorio nazionale. Di queste, circa il 2% è riferito a casi esposti per abuso a sostanze stupefacenti e altri agenti psicotropi. Obiettivo del presente contributo è quello di rendere disponibile una prima analisi descrittiva di tale casistica relativamente al biennio 2009-10.
Metodologia.
I medici del CAV di Milano registrano ogni consulenza effettuata compilando in tempo reale una scgeda standard in formato elettronico. Le principali categorie di informazione rilevate comprendono: tipologia della consulenza (informazione/gestione di caso esposto), provenienza del richiedente (ospedaliera, extraospedaliera), caratteristiche del paziente (genere, età, peso), caratteristiche dell’esposizione (data dell’evento, motivo, via di esposizione, modalità, durata e frequenza), agente (prodotto commerciale, principio attivo), effetti clinici, interventi terapeutici, valutazione del rischio attuale, esito.
Risultati.
Nel periodo in esame (biennio 2009-10),  il CAV di Milano è stato consultato per la gestione di 931 casi relativi ad abuso di sostanze stupefacenti ed altri agenti psicotropi. Nel 71% dei casi i pazienti erano di sesso maschile. Circa il 62% dei pazienti aveva un’età inferiore ai 40 anni (12-19, 6%; 20-29, 32%; 30-39, 24%). Le sostanze più frequentemente consumate, da sole o in associazione, sono state: cocaina (28%), oppiacei (25%), cannabinoli naturali o di sintesi (17%), amfetamine e metamfetamine (8%), GHB e affini (7%), ketamina (4%). Circa il 21% dei pazienti è risultato asintomatico. Tra i casi con segni e sintomi associati all’esposizione (79%), gli effetti più frequentemente riportati sono risultati a carico del SNC (58%) e dell’apparato cardiovascolare nel 18,5%. L’intossicazione è risultata moderata nel 20% e grave nell’11%.
Discussione e conclusioni.
Le osservazioni riportate nel presente contributo evidenziano la rilevanza dei dati raccolti dal CAV per la caratterizzazione delle esposizioni a sostanze di abuso ed il loro contributo, in qualità di base informativa, al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (1,2).