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ABSTRACT

Title
Cardiotossicità da cocaina in paziente con distrurbi della personalità: i rischi del "frequent user" del pronto soccorso 

 

 
Authors

J. Eleftheriou1, M. P. Gallo1, M. L. Ponzoni2, M. L. Farina1

1
Centro Antiveleni di Bergamo, Ospedali Riuniti, Bergamo
2 Dipartimento di Psichiatria, Ospedali Riuniti, Bergamo

 
Abstract

Introduzione: I "frequent users" dei servizi di emergenza sono pazienti che hanno 3 o più accessi all’anno, le cause principali sono rappresentate da patologie croniche o da condizioni sociali precarie, o da entrambe. Il medico di Pronto Soccorso si trova pertanto ad affrontare condizioni talvolta complesse, dove la diagnosi "già nota" può determinare una sottovalutazione di eventuali altre patologie concomitanti, intossicazioni incluse; tale rischio è ancora maggiore in pazienti affetti da patologia psichiatrica, che accedono al PS in stato di agitazione, orientando il medico alla diagnosi più evidente e "nota".

Caso clinico: Paziente di 24 anni, affetta da disturbi borderline di personalità ed abuso cronico di stupefacenti, viene accompagnata dalle forze dell’ordine in PS per agitazione psicomotoria importante ed aggressività; riferisce assunzione di cocaina e di bevande alcoliche. Trattata con diazepam 10 mg i.m. e promazina 25 mg i.m, la paziente si presenta agitata, confabulante ed in evidente stato di ebbrezza alcolica. Visti i ripetuti ricoveri in psichiatria, ed il livello di etanolemia (257 mg/dl), il medico di PS trasferisce la paziente presso il reparto di psichiatria del nostro ospedale.

Gli esami ematochimici e strumentali eseguiti nel nostro ospedale hanno evidenziato: a) positività urinaria a cocaina e cannabinoidi, b) potassiemia ai limiti inferiori (3.39 mEq/L), c) allungamento del QT > 500 msec, d) aumento della troponina (0.11 ng/ml). La pz è stata ulteriormente sedata con benzodiazepine e contenuta; data la patologia psichiatrica di base e lo stato clinico attuale, in accordo con psichiatra, cardiologo e tossicologo, la pz ha proseguito l’osservazione clinica cardiologica e il monitoraggio ECG in reparto psichiatrico, fino alla normalizzazione di ECG, troponina e potassiemia, avvenuta in 24 ore.

 Discussione: Non è infrequente per il medico di PS trovarsi di fronte pazienti agitati, con patologie psichiatriche e anamnesi di assunzione di droghe; quando questi pazienti hanno anche ripetuti accessi al PS, la definizione di "psichiatrico noto" diventa la voce prevalente nella diagnosi, a rischio per il non riconoscimento o la sottovalutazione di problemi organici (Leeman CP, 1975; Reeves et al., 2000). L’intossicazione da cocaina è spesso gravata da complicanze gravi neurologiche e cardiovascolari, l’allungamento del QT è indice di effetto destabilizzante della cocaina sulla ripolarizzazione, con un aumento conseguente del rischio di aritmie e arresto (Haigney et al, 2006).

Conclusione: Le complicanze neurologiche e cardiocircolatorie dell’intossicazione da cocaina sono un problema frequente, che può aver conseguenze gravi e potenzialmente fatali, e deve essere sempre tenuto presente anche nel paziente "frequent user" per patolgie psichiatriche o assunzione di sostanze d’abuso.

Bibliografia:

1. Leeman CP. Diagnostic errors in emergency room medicine: physical illness in patients labeled "psychiatric" and vice versa. Int J Psychiatry Med. 1975;6(4):533-40.

2. Reeves RR, Pendarvis EJ, Kimble R. Unrecognized medical emergencies admitted to psychiatric units. Am J Emerg Med. 2000;18(4):390-3.

3. Haigney MC, Alam S, Tebo S, Marhefka G, Elkashef A, Kahn R, Chiang CN, Vocci F, Cantilena L: Intravenous cocaine and QT variability. J Cardiovasc Electrophysiol 2006; 17(6):610-616.