ABSTRACT
1Laboratorio di Tossicologia, Dipartimento di Scienze Farmacologiche, Università degli Studi di Milano, Milan, Italy; 2Departament de Fisiologia, Facultat de Farmàcia, Universitat de Barcelona, Barcelona, Spain
Alcuni composti chimici non possiedono di per sè un potenziale allergenico, ma lo acquistano dopo esposizione ai raggi UV, principalmente UVA.La discriminazione tra reazioni fotoallergeniche e fotoirritanti indotte da composti chimici a basso peso molecolare è un problema attuale, a l’uso di cheratinociti come potenziale strumento per la discriminazione tra fotoallergeni e fotoirritanti è considerato una strategia interessante per la messa a punto di un metodo in vitro.
Nel nostro laboratorio abbiamo recentemente dimostrato la possibilità di utilizzare la produzione di IL-18 nella linea di cheratinociti umani NCTC2544 per identificare potenziali allergeni da contatto (NCTC2544 assay). Lo scopo di questo lavoro è stato quello di estendere tale modello per l’identificazione dei fotoallergeni.
È stato pertanto valutato l’effetto dell’irraggiamento (UVA 3 J/cm2) delle NCTC2544 sulla produzione di IL-18 a seguito di trattamento con concentrazioni crescenti di diversi composti, inclusi i composti negativi (irritanti e allergeni), ibuprofene e acridina (fotoirritanti), ketoprofene e cloropromazina (fotoallergeni), benzofenone, 4-ter-butil-4-motossi-dibenzoilmetano, 2-etillesill-p-metossicinnamato and 6-metilcumarina (fotoallergeni). La citotossicità è stata valutata attraverso il saggio MTT dopo ventiquattro ore d’esposizione, mentre la produzione di IL-18 intracellulare è stata misurata mediante dosaggio ELISA.
Alle massime concentrazioni testate, senza effetti citotossici, gli allergeni e i fotoallergeni, solo dopo irraggiamento, inducono la produzione di IL-18, mentre irritanti e fotoirritanti non sono in grado di indurre tale citochina, indicando che l’NCTC2544 assay può essere anche utilizzato per l’identificazione in vitrodei composti fotoallergenici.
Questo progetto è finanziato dal MInistero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca (IT10B3A3AA) e dal Ministerio de Ciencia e Innovacion (IT 2009-0014).