Title

 

Authors

M. Verri¹, A.I. Bongiorno¹, O. Pastoris¹, L. Cavedoni², E. Cavedoni², M. Dossena¹.
 
¹Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani”, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata 9, 27100 Pavia (PV), Italia
²Cosmolab srl , c.so Repubblica 34, 15058 Tortona (AL), Italia 

 

Abstract

Nell’ambito della ristorazione classica, collettiva e residenziale si sta progressivamente diffondendo l’utilizzo di sistemi di erogazione di acqua potabile collegati sia ad impianti di filtrazione per osmosi inversa/membrana che ad impianti di refrigerazione ed additivazione di anidride carbonica. Tali sistemi rappresentano un valido sostituto delle acque minerali in bottiglia.
Tuttavia, le suddette apparecchiature possono risultare rischiose dal punto di vista igienico-sanitario.
Nel presente lavoro vengono presentati dati ottenuti da analisi chimiche e batteriologiche di campioni di acqua provenienti dalla ristorazione scolastica, nosocomiale e tradizionale; in tali casi gli impianti sono collegati direttamente al sistema pubblico di erogazione dell’acqua potabile.
I metodi utilizzati per l’analisi microbiologica e chimica in materia di acque potabili sono quelli previsti dal D. Lgs. 31/2011, con l’aggiunta della ricerca di Pseudomonas aeruginosa.
Le analisi microbiologiche sono state eseguite da un laboratorio accreditato per questo tipo di prove.
Scopo del presente lavoro è quindi non solo quello di fornire dati analitici ed una valutazione statistica preliminare circa le non conformità rilevate, ma anche di evidenziare i punti critici e le conseguenti azioni correttive per una valida gestione igienico-sanitaria. Il fine ultimo è quello di tutelare al meglio la salute dell’utente.