ABSTRACT
1Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani”, Università degli Studi di Pavia, Via Ferrata 9, 27100 Pavia (PV), Italia
2Cosmolab srl , c.so Repubblica 34, 15058 Tortona (AL), Italia
Il termine “legionellosi” comprende tutte le forme morbose causate da microrganismi del genere Legionella; essa si può manifestare con una forma simil-influenzale (Febbre di Pontiac), oppure con una grave polmonite ad alta mortalità (Malattia dei Legionari).
L’agente eziologico è Legionella pneumophyla, nonostante in letteratura altri ceppi appartenenti al genere Legionella siano classificati come patogeni. La trasmissione avviene principalmente mediante inalazione di particelle di aerosol infette prodotte da acqua calda sanitaria o da sistemi di climatizzazione: per questo motivo in ambienti comunitari e nosocomiali Legionella pneumophyla rappresenta un serio problema per la salute pubblica.
Alla luce dei dati epidemiologici, a partire dal 2000 lo Stato Italiano ha emanato una serie di disposizioni legislative concernenti la prevenzione e il controllo della legionellosi in ambiente nosocomiale e comunitario.
Il presente lavoro si prefigge l’obiettivo di valutare la presenza di Legionella species e Legionella pneumophyla confrontando i diversi approcci proposti dalle Linee Guida delle Regioni Lombardia e Piemonte in termini di valutazione e prevenzione del rischio legionellosi in ambito nosocomiale.
I metodi analitici utilizzati sono quelli previsti dalle Linee Guida Regionali: il metodo ufficiale secondo la Conferenza Stato-Regioni del 4 aprile 2000 e il metodo internazionale UNI EN ISO 11731-2:2008.
Sono stati effettuati controlli comparativi su impianti di erogazione di acqua fredda, di acqua calda sanitaria e su impianti di climatizzazione presso case di cura, residenze per anziani e ospedali.
I risultati ottenuti dimostrano che il metodo ufficiale secondo la Conferenza Stato-Regioni del 4 aprile 2000 circoscrive il campo di ricerca a Legionella pneumophyla permettendo, rispetto al metodo UNI EN ISO 11731-2:2008, di effettuare una valutazione del rischio ben mirata all’effettivo agente patogeno.
Il metodo colturale per la ricerca di Legionella pneumophyla permette di fare non solo prevenzione, ma anche di attuare una serie di interventi mirati seguendo le indicazioni della normativa.