ABSTRACT
Centro Antiveleni di Pavia e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica, Servizio di Tossicologia, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e Università degli Studi, Pavia, www.cavpavia.it
Introduzione: Il consumo e l’abuso di alcol fra i giovani e gli adolescenti è un fenomeno preoccupante e in forte crescita sia a livello internazionale che nazionale. La diffusione di vari tipi di droghe interessa un numero considerevole di giovani e non, spesso inconsapevoli dei potenziali pericoli per la salute. Il consumo di droghe, non solo non tende a diminuire ma fa registrare un incremento per quanto riguarda l’assunzione di cannabis, cocaina e alcol. Il consumo di cannabinoidi coinvolge oltre un terzo dei giovani mentre il consumo di cocaina e amfetamine registra un aumento per fasce sempre più diversificate (1). A questo quadro si aggiungono nuove sostanze psicoattive (più di 150 notificate tra il 1997 e il 2010) il cui consumo è reso sempre più accessibile attraverso negozi specializzati (smart shop, head shop) e il mercato illecito on-line (2). Obiettivo: Valutarel’abuso di sostanze in una selezionata fascia di età di pazienti pediatrici nel corso di 15 anni di attività del Centro Antiveleni di Pavia.Metodi:E’ stata eseguita una analisi retrospettiva di tutti i casi gestiti dal Centro Antiveleni di Pavia nel periodo di tempo compreso tra 1 gennaio 1996 e 31 dicembre 2010. Sono stati inclusi nello studio i pazienti pediatrici con età compresa tra 10 e 17 anni e anamnesi positiva per abuso di sostanze.Le sostanze coinvolte sono state correlate con due sottogruppi di età (10-13 e 14-17 anni) nel corso di tre periodi di tempo (periodo-1: 1996-2000; periodo-2: 2001-2005; periodo-3: 2006-2010).Casistica clinica: Nel periodo compreso tra il 1 gennaio 1996 e il 31 dicembre 2010, sono stati valutati 5.322 pazienti di età compresa tra 10-17 anni; di questi, 349 (6,5%) hanno presentato una anamnesi positiva per abuso di sostanze (31 nel periodo-1, 116 nel periodo-2, 202 nel periodo-3). Le sostanze d'abuso coinvolte sono state: etanolo (143, 41%), THC (70, 20%), allucinogeni/LSD/ketamina (27, 7,7%), amfetamine (21, 6%), cocaina (12, 3,4%), oppiacei (9, 2,6%), altre sostanze (8, 2,3%), sostanze non note (59, 17%). Il consumo, nel corso dei periodi 1, 2 e 3, di THC (3,2%, 16,4% e 24,8% rispettivamente), allucinogeni (3,2%, 5,2% e 10% rispettivamente) e cocaina (0%, 3,4% e 4% rispettivamente) è risultato progressivamente in aumento. È stata registrata, dal periodo 2 al 3, una diminuzione nel consumo di etanolo (56% vs 33%) e abuso di oppiacei (3,4% vs 2,5%). E’ stata inoltre evidenziata, dal periodo 1 a 2, una diminuzione di casi concernenti il consumo di sostanze non note (55% vs 8,6%), seguito da un relativo aumento nel periodo 3 (15,8%). Tra i 349 pazienti, quelli di età compresa tra 10 e 13 anni rappresentano il 13% (45/349), quelli tra 14 e 17 anni l’87% (304/349). Dal 1996 al 2010 è stato evidenziato un aumento dal 6,4% al 15,3% dei pazienti nella fascia di età compresa tra 10 e 13 anni; tra questi è stato osservato un particolare aumento del consumo di THC negli ultimi 5 anni. Conclusioni:La casistica clinica analizzata ha evidenziato unaumento, negli ultimi 15 anni, del consumo di sostanze d’abuso nei pazienti di età tra 10 e 17 anni. I pazienti nella fascia di età 14-17 rappresentano la maggior parte dei consumatori per tutte le sostanze valutate, anche se un progressivo aumento soprattutto nel consumo di THC è stato osservato nei pazienti di età compresa tra 10 e 13 anni. È importante inoltre sottolineare come negli ultimi cinque anni è aumentato il consumo di sostanze sconosciute o non note; ciò può essere correlabile alla maggiore disponibilità di nuove sostanze non rilevabili mediante le metodiche analitiche comunemente disponibili nei servizi d’urgenza. Bibliografia: 1. Health promotion at school. Activities on addictions prevention. Rapporti ISTISAN 09/23. 2. 2011 Annual report on the state of the drugs problem in Europe. EMCDDA, Lisbon, November 2011.