ABSTRACT
Istituto Superiore di Sanità, Dip. Ambiente e connessa Prevenzione Primaria
Viale Regina Elena 299 - 00161 - Roma (I)
Il lago di Vico (VT), di origine vulcanica, è circondato da pochi pascoli, da impianti estensivi di noccioleti, da un centro residenziale,diversi esercizi ricettivi, piccole insenature sabbiose per la balneazione e impianti sportivi. Oltre a scopi ricreativi, le acque del lago sono utilizzate come fonte di acqua potabile per i due comuni del lago, Ronciglione e Caprarola.
Il lago, mesotrofico, è interessato dalla presenza di Planktothrix rubescens, un cianobatterio che trova le condizioni più adeguate per la crescita a basse intensità luminose e a basse temperature e dà luogo a fioriture superficiali in autunno e inverno, mentre è confinata sotto il termoclino nel resto dell’anno. Il genotipo tossico di P. rubescens, coesistente in proporzioni variabili con quello non tossico, produce microcistine (MC), una classe di potenti epatotossine. L’esposizione dell’uomo alle MC sia attraverso l’uso di acqua potabile che per le attività ricreative costituisce un potenziale rischio sanitario. Non sono ancora chiari i meccanismi che regolano la dominanza di un genotipo sull’altro, ne’ quelli alla base della produzione di tossine.
Uno studio basato su un approccio interdisciplinare che consideri le interazioni fra i fattori ambientali, altre specie di cianobatteri e la dinamica di P. rubescens e del suo genotipo tossico sulla produzione di MC, è stato condotto da febbraio 2009 a gennaio 2011, con campionamenti mensili e/o settimanali durante la fioritura superficiale (novembre-aprile). I risultati sul campo mostrano che la concentrazione di MC nel lago di Vico è massima a metà del periodo di fioritura, ma non è sempre correlata all’abbondanza di P. rubescens, né del suo genotipo tossico, la cui percentuale oscilla molto sul totale degli individui, pur rimanendo sempre piuttosto elevata. Dati i cambiamenti repentini osservati nei livelli di MC, che rappresentano il parametro cruciale da seguire dal punto di vista sanitario, durante la fioritura è indispensabile misurare le MC con frequenze almeno settimanali.
Durante i mesi precedenti alla fioritura, per la prima volta, è stata evidenziata la presenza in concentrazioni significative di un’altra specie di cianobatterio filamentoso, Limnothrix redekei, che pur essendo descritto come potenzialmente tossico nel del lago di Vico non sembra produrre MC. Tuttavia L. redekei è stata recentemente indicata come tossica per la produzione di una tossina non ancora identificata: la sua presenza e competizione con la popolazione di P. rubescens risulta pertanto estremamente rilevante. A questo scoposono stati effettuati esperimenti per verificare l’effetto di diverse concentrazioni di P e N, fattori risultati importanti per altre specie tossiche, sulla coesistenza/competizione di P. rubescens e L. redekei e sulla produzione di tossine. Le popolazioni per gli esperimenti sono state prelevate dal lago in coincidenza con i campionamenti settimanali, durante le fasi iniziale e terminale della fioritura.
Il P non è un elemento limitante per le due specie: concentrazioni di P 10 volte superiori e/o inferiori alle concentrazioni misurate in natura non influenzano i tassi di crescita delle due specie. Il rapporto N/P risulta più importante: quando N è presente in concentrazioni superiori a quelle naturali, ma in un rapporto N:P<16 né P. rubescens né L. redekei crescono, mentre con N/P = 16, P. rubescens cresce del 250% in 20 giorni. L. redekei cresce molto più lentamente, ma in modo significativamente superiore rispetto alla condizione di scarso N. In tutti gli esperimenti la produzione di MC si riduce di circa un fattore 10. La trasferibilità dei risultati di laboratorio al campo è allo studio.