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ABSTRACT

Title
Effetti tossici locali e sistemici da Anemone di mare
 
Authors

F. Chiara (1), G. Retanda (2), A. Giampreti (1), S. Vecchio (1), D. Lonati (1), VM. Petrolini (1), M. Aloise (1), D. Flachi (1), V. Petretto (3), S. Cipolli (4), L. Manzo (1), CA. Locatelli (1)

1. Centro Antiveleni di Pavia e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica, Servizio di Tossicologia, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri e Università degli Studi, Pavia, www.cavpavia.it
2. Divisione di Dermatologia, Ospedale Civile SS. Annunziata, Sassari
3. Unità Operativa di Pronto Soccorso, P.O. A.G. Mastino, Bosa (OR)
4. Unità Operativa di Pronto Soccorso Pediatrico, A.O Santa Maria Nuova, Reggio Emilia
 

 
Abstract

Introduzione: Le Anemoni di mare, Celenterati tossici appartenenti alla classe degli Antozoi, possono indurre mediante contatto cutaneo e conseguente liberazione di biotossine sia effetti locali che manifestazioni sistemiche a carico dell’apparato respiratorio, cardiovascolare e nervoso. Le manifestazioni cutanee si possono presentare con lesioni bollose, necrotiche-pustolose, intensamente edematose in grado di determinare sequele discromiche-cicatriziali. Gli effetti tossici sistemici in seguito a contatto sono raramente descritti nell’uomo (1). Obiettivo: Si descrivono due casi caratterizzati da sintomi locali e sistemici in seguito a contatto cutaneo con Anemoni di mare. Caso 1: Un paziente, 10 anni di età, si presenta in Pronto Soccorso (PS), riferendo contatto con Actinia Equina, una specie di Anemone di mare riconosciuta dal padre. Il paziente riferisce di aver voluto “assaggiare” la consistenza dell’Anemone e di aver subito dopo presentato intenso dolore urente al cavo orale, in sede di contatto. Il paziente descrive un contatto di pochi secondi caratterizzato dalla comparsa, un’ora dopo, di edema labiale e lesioni vescicolose sulle commissure orali e sulla superficie interna delle guance. Il paziente, eupnoico, presenta parametri vitali nella norma; viene sottoposto a disinfezione locale e trattamento con analgesici, antinfiammatori e steroidi. In seconda giornata si presenta lieve rialzo febbrile; in quarta giornata  si evidenzia una progressione del quadro locale con edema esteso alle labbra e alle guance e rottura delle lesioni vescicolose. Gli esami ematochimici si presentano nella norma. Nelle successive 3 settimane il paziente viene sottoposto a terapia topica con eosina, steroidi e antibiotici; il quadro locale presenta una regressione parziale caratterizzata da persistenza di aree ipopigmentate in sede di contatto. Caso 2: Una paziente di 9 anni, in seguito a contatto con un Anemone  di mare, si presenta in PS 24 ore dopo l’evento. La paziente riferisce comparsa di intenso dolore urente e di alcuni episodi di vomito subito dopo il contatto. Alla valutazione clinica si evidenzia febbre, sopore, una diffusa area iperemica/edematosa con pomfi e striature iperemiche longitudinali e verticali all’arto inferiore destro. Agli esami ematochimici non si evidenziano alterazioni eccetto che per un lieve e transitorio quadro di leucocitosi in terza giornata. La sintomatologia sistemica regredisce progressivamente e la paziente viene dimessa apiretica, con esami ematochimici nella norma in quarta giornata. Conclusioni: Le manifestazioni cliniche da contatto con Anemoni mediterranee sono prevalentemente rappresentate da effetti locali con potenziali esiti di tipo cicatriziale. Segni e sintomi sistemici sono infrequenti e prevalentemente di tipo gastroenterico e muscolare (2). Reazioni da ipersensibilità di tipo I e di tipo anafilattico sono descritte e rappresentano una potenziale complicanza del quadro clinico; altri effetti sistemici gravi, per quanto descritti in letteratura, sono invece rari. Il quadro locale può presentare una evoluzione clinica con latenza di ore/giorni dal contatto e richiedere un trattamento prolungato nel tempo. L’inquadramento diagnostico precoce ed il trattamento topico anti-infiammatorio, steroideo ed antibiotico rappresentano elementi fondamentali nella gestione clinica di questi pazienti. Bibliografia: 1. Angelini G, Bonamonte D. Dermatologia acquatica. Springer Italia 2001: 18: 42–49. 2. Maretic Z, Russell FE. Stings by the sea anemone Anemonia sulcata in the Adriatic Sea. Am J Trop Med Hyg. 1983 Jul; 32 (4):891-6.