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ABSTRACT

Title
Mobilizzazione in urgenza di antidoti da parte del Centro Antiveleni di Pavia
 
Authors
E. Buscaglia (1), M. Mazzoleni (1), D. Lonati (1), A. Losurdo (2), S. Vecchio (1), VM. Petrolini (1), M. Aloise (1), C. Rognoni (1), F. Chiara (1), A. Giampreti (1), O. Maystrova (1), S. Siri (1), D. Flachi (1), L. Manzo (1), C. Locatelli (1)

1. Centro Antiveleni di Pavia e 2. Servizio di Farmacia, IRCCS Fondazione Salvatore Maugeri, Istituto di Pavia
 
Abstract

Gli antidoti sono sostanze che, con meccanismo specifico o aspecifico, consentono il miglioramento della prognosi di un’intossicazione. Essi hanno un ruolo determinante nella gestione del paziente intossicato, anche quando utilizzati nel contesto di un trattamento plurifarmacologico, unitamente alla terapia di supporto e alle manovre di decontaminazione. Nonostante questa evidenza è però noto come la scarsa disponibilità e/o l’insufficiente quantità di antidoti siano un problema comune nei servizi d’urgenza. A questo proposito, una delle funzioni dei Centri Antiveleni consiste nel monitoraggio del fabbisogno e nella relativa fornitura in urgenza degli antidoti alle strutture ospedaliere del Sistema Sanitario Nazionale, come indicato dal Decreto Stato Regioni del 28.02.2008.
Obiettivo:Analizzare l’attività di fornitura in urgenza di antidoti da parte del Centro Antiveleni di Pavia (CAV) agli Ospedali del SSN in termini di tipologia di antidoto, destinazione, quantità di unità terapeutiche mobilizzate.
Metodi:È stata condotta un’analisi retrospettiva delle forniture in urgenza da parte del CAV di antidoti per la cura di pazienti dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2011. Sono state escluse le forniture per la cura di animali o per approvvigionamento preventivo a ospedali o a insediamenti industriali.
Risultati: Sono state identificate 120 mobilizzazioni che hanno riguardato 18 antidoti. Nel 50% dei casi sono stati forniti antidoti di priorità 1 (disponibilità entro 30 min) [1]. Trentacinque mobilizzazioni hanno riguardato fomepizolo (da 1 a 9 fiale, formulazione da 1.5 g), 13 calcio gluconato gel (da 4 a 21 tubi), 12 Fab antivipera (da 2 a 6 fiale), 7 Fab antidigitale (da 2 a 12 flac), 7 glucagone (da 50 a 100 flac), 7 N-acetilcisteina (da 8 a 50 flac), 7 pralidossima (da 60 a 400 flac), 5 fisostigmina (da 1 a 20 fiale), 4 calcio edetato bisodico (da 1 a 20 fiale), 4 idrossicobalamina (da 2 a 3 kit), 4 penicillamina (da 100 a 200 cps), 4 succimer (da 15 a 180 cps), 3 carbone vegetale attivato (da 3 a 9 flac), 2 alcol etilico (30 e 50 fiale), 2 PEG400 (2 flac), 2 sodio tiosolfato (50 e 100 fiale), 1 atropina solfato (50 fiale), 1 ciproeptadina (2 flac). Nel 52% dei casi (63/120) è stata effettuata una mobilizzazione in urgenza extraregionale: Piemonte (24), Emilia Romagna (17), Liguria (6), Veneto (6), Valle d’Aosta (2), Sicilia (2), Abruzzo (2), Lazio(1), Sardegna (1), Toscana (1) e Trentino Alto Adige (1). Nel periodo esaminato è stato osservato un incremento annuale delle mobilizzazioni. Le intossicazioni che più frequentemente hanno richiesto la mobilizzazione in urgenza sono state: glicole/metanolo, acido fluoridrico, digitale, betabloccanti e l’avvelenamento da morso di vipera.
Discussione: Le scorte di antidoti nelle strutture sanitarie risultano il più delle volte carenti, tanto da essere insufficienti anche per il trattamento di un singolo paziente, mentre gli antidoti di più raro utilizzo (es. intossicazioni da prodotti industriali) risultano spesso assenti. Nel 50% dei casi la fornitura ha riguardato antidoti che dovrebbero essere disponibili entro 30 minuti e nel 16% molecole che devono essere acquistate all’estero. Gli antidoti forniti rappresentano solo il 29% del totale delle molecole presenti nel deposito del CAV: occorre tuttavia considerare che (i) nel periodo analizzato non sono stati richiesti antidoti per incidenti industriali/intossicazioni di massa o per intossicazioni particolarmente rare, e (ii) in un rilevante numero di casi il CAV di Pavia ha potuto sopperire al fabbisogno remoto di antidoti con scorte di altri Ospedali attraverso la Banca Dati Nazionale Antidoti, che costituisce dal 2005 un modello operativo unico di gestione della disponibilità nazionale [2].
Bibliografia: 1.Risoluzione CEE 90/C 329/03;2.Ann Ist Super Sanita. 2006;42:298-309